Israele diventa Stato-nazione del popolo ebraico. La proposta diventa legge e infiamma il Medio Oriente. I leader arabi: vogliono discriminare le minoranze. Si temono dimostrazioni e atti di violenza.
Alta tensione in Medio Oriente dopo l’approvazione della legge che riconosce Israele come Stato-nazione del popolo ebraico. Il provvedimento è stato ratificato al termine di un dibattito dai toni accesi passato alla fine con 62 voti contro i 52 contrari. Una nuova svolta in territorio mediorientale che sembra destinata a riaccendere i focolai di violenza.
Israele è Stato-nazione del popolo ebraico
Stando alla nuova legge, Gerusalemme sarà capitale di Israele e il calendario ebraico sarà quello ufficiale. Stando alle indiscrezioni, l’arabo non sarà più la lingua ufficiale del paese ma diventa lingua speciale.
Festeggia il premier Benyamin Netanyahu, che ha presentato la legge come il mezzo per raggiungere il rispetto di tutti i cittadini presenti sul territorio. I sostenitori della nuova legge affermano di essere riusciti a portare sullo stesso piano i valori ebraici e quelli della democrazia.
I leader arabi: legge fatta per discriminare le minoranze
I primi a criticare il provvedimento sono stati i leader dei partiti arabi, che hanno accusato Israele di un atto di forza che rischia di minare la stabilità già precaria. Secondo gli oppositori, scopo della legge sarebbe quello di discriminare le minoranze.
Il timore è che il nuovo equilibrio – non condiviso – possa tradursi in una nuova serie di violenze e attentati che potrebbero tornare a macchiare di sangue le strade di Israele.
Fonte foto: https://pixabay.com/